Trilogia berlinese

(sotto l’influsso musicale dei tre albums berlinesi di David Bowie)

Low


È come poter scrivere parole
condivisibili da tutti
ma non è bastato l’antico crollo
della Torre di Babele…
Recidivi e demoniaci
Multipli e gemelli
Cascate di monete dall’altezza di 400 metri…
Non è arte quando il sangue è ancora vivo
non è giustizia se tutto è predestinato…
Ci vorrebbe solo musica strumentale
e cerco di astenermi dal fare la morale

Figuriamoci se ho pazienza
per imparare l’inglese
neppure ora che siamo in fase di conversione
ma pur sempre di denaro si tratta…
Discrimino chi mi lascia a terra
con un cuore da gestire…
lascio perdere chi mi assomiglia
o chi mi segue da vicino…
si soffre di meno e me ne frego.


(Parma 5/01/2002)



"Heroes"



Il ritmo incalza su questo cielo freddo
ma mai quanto le mie fottute mani…
eppure sudano, eppure cercano di farsi valere
nel premere le corde della chitarra
nascosta dietro al letto…
Affetto mondi inesistenti
persistente è il mio non trovare niente
Non ridere quando sono così…
Illusioni di scrittura poetica
con flussi di coscienza…
Complessi di inferiorità
creati da sottofondi stupefacenti
purificati e disintossicati.

Se io sarò il re, chi sarà la regina?

Non ho mai sperimentato abbastanza
ho paura anche del mio giudizio
o forse è solo quello.

Dove sono i miei sottomarini fluttuanti
in oceani di fantasia colorata di blu?
Coralli incrostati su rocce nere
Visi angelici come fossili
che sorridono e dolcificano il mare.

Nuovo spazio silenzioso da ingoiare
invasioni come macchie d’olio
espanse nel mio organismo…
Non voglio il cervello
Strappami i nervi
Toglimi la percezione materiale

Disperazione imminente
Voglio scrivere una canzone
E che tutto sia facile…
Ogni accordo al posto giusto
al tempo giusto
col sentimento giusto
Sto uscendo fuori dal pentagramma…

Come un razzo sparato verso Marte
e vogliono vedere se c’è vita…
C’è bisogno di disfattisti
e creatori di cose belle…
I pianeti hanno senso nella loro inutilità
come un quadro che è lì per essere guardato…
Qualcuno ha considerato i microbi residenti
sul labbro della Gioconda?

Io dall’altra parte del muro
vestito d’oro e porcellana
e voi sporchi maiali ammucchiati
l’uno sopra l’altro
in un’immensa orgia infernale:
accoppiatevi a più non posso
e godete fino all’osso!
Ecco la società perfetta
a ognuno la sua priorità…
Quanto ho da scoprire,
ma voglio morire prima dei quaranta…
Dio mi svelerà i segreti
e verrò per sempre cacciato dall’Eden.


(Parma 5/01/2002)


Lodger


Cercando di togliermi di dosso
questa pelle scottata da un sentimento improvviso
mi metto in viaggio accompagnato
da contorsioni stellari
Un movimento sinusoidale che mi stacchi
i processi vitali… ho paura del calore
Alla mia età non ci si dovrebbe preoccupare
Con gli occhi seguo le linee delle piastrelle
e le protraggo oltre il balcone
nell’aria…
Ogni pensiero ben formulato
è un buon pretesto per fuggire dalla realtà…
Non sono disposto ad arrivare a sera
nel mio letto tormentandomi per te…
perché so di rimanere solo

Chissà cosa c’è di buono
oltre questo foglio
senza alcuna idea proficua

Così, così, così
non mi piace questo odore di fermo
Desidero una parola decrepita
come lo scricchiolio secco
della legna che brucia…

Voglio ballare davanti al camino
con questa canzone… i’m a Dj
E muovo i fili dei falliti…
il miglior popolo esistente

Trovarsi nudi in mezzo a un’autostrada
e raccogliere tutti gli animaletti schiacciati
dalla velocità di chi sa dove andare…
Ogni azione importante va compiuta
manovrando un oggetto fallico
lo sanno bene i terroristi
così come gli autisti
e come tutti gli amanti della vita
ma di quella vita grassa e sudata
maschera di morte

Ci sono mondi felici da conoscere
Ci sono bei visi da accarezzare
e per cui lottare
Ci sono innocenti da conservare
Ci sono bambini a cui parlare
Ci sono elettrodomestici da spegnere
Mi sento in grado di sperare?
M’accontento di queste melodie orientali
loro sanno cosa fare…
E le persone si dividono in chi si adegua
e in chi fugge perdendosi e ranicchiandosi…
Chiudo gli occhi… spengo tutto

Incoerentemente vigile
ricordandomi di mattinate tremanti
Schiuma d’amore nelle vene


(Parma 7/01/2002)

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