Avamposti d'Occidente

Dalle nostre barche alle vostre celle
il salto è compiuto, facile d'assurdo.
In mare semi-aperto c'è ossessione,
neanche lì si gode dell'orizzonte:
proiettili di striscio, e la Striscia assediata.
Così il silenzio ingombrante per la terra attorno,
sulla pazzia, sul vostro possedere ovunque,
che ai pesci viene voglia di gridare,
ai pesci! ...a questi scafi sfasciati,
ai vetri conficcati nella carne.
Dalle nostre barche ai vostri cessi,
legato, le beffe, le minacce,
nemmeno gl'insetti involontari complici,
nemmeno il Presidente in viaggio per ringraziarvi
di cotanto carnefice vittimismo,
nulla che intacchi, tutto che rafforza
il lato sensibile del vissuto
che non potrete mai sbranare.

Nella disperazione ho trovato occhi,
odori, mani, lettere sulla pelle.
Nella miseria ho amato come...
tanto non sapete, digrignate.



con la voce di Vittorio
per lo stato sionista


Parma, 25 Novembre 2008

Nostalgia dell'acqua

Votato a fare
disfare
lasciarti fare
qualsiasi cosa
pur di stare
restare con lei
anche solo a galla
a pancia sotto
per poi tutto, non basta.
Quel che sei non basta,
avanza.

Punto e a capo?
Punto interrogativo. <-PUNTO!
Sospensione dei punti tra l'onda e il vento...
...(...ooohuooohofiuufiiifshhhhh flap flap flap flap...)...
Equinozi coincidenti. Solstizi assenti.
Sacra quiete del sasso sul fondo dello stagno.


Parma, 16 Novembre 2008