La domanda


Torniamo a noi
senza esserci stati,
dunque cominciamo
dal togliere strati...
provocazioni leziose e omissioni
di senso, dissenso in sè per il non essere
cercati e se cercanti mal posti...
abbassati sguardi, labbra disattese...
ma giù! giù le ambiguità emotive! 
impalcature paranoiche! che per te
se non si gioca è esponenziale ansia,
eppure, buona novella, l'ansia inesiste:
luogo deserto tra l'evidente e le mani,
mani bimbe inadatte ad afferrarlo...
piuttosto nascondersi e tremare che affrontare
il fuoco, meglio realityzzare che provare
a crescere, saltare il fosso...
colpa ancora del disinteresse per ciò
che scava, scintilla il pensiero - ben saldato
a concetti quali romanticismo e sensibilità...
rivoltano lo stomaco del cuore
tanto san di slogan oliati da rivenditori
di catene per umani denocciolati...
divago, colpisco, costruisco distanza. 
Invece so. Ti voglio. Così,
senza aggiungerti altro.
Allora me lo devi dire
se te lo chiedo-
passare agli atti,
stapparci, strappare
-è quel che vuoi
e te lo chiedo:

Vuoi scopare?



Parma, 19-20 Aprile 2012

Appendic(it)e


Dimmi che non sei sparita
come mai sei venuta, qui,
a scaldarmi mani, e
lombi, gambe, lobi
e altre appendìci
da strapparci

Sei apparsa:

Rombo profondo
a cui sta appesa
-notte in scia-
linea di volo

Deliquio di calpestìo
che neve sporca
sullo sfondo
squaglia

Lucina intermittente
d'insegna natalizia
in Febbraio
refusa

Ciocca di capelli di gatta
-ieri quattata Salomè
delle mie carezze-:
rigetto d'armadio

Della porta il solo battito: timbro
di folate che tagliano il naso
Fiore di schiuma salito
dall'onda ritratta

Bacio impresso alla maschera
che mi separa, spoglia,
migliora, traduce
dono dopo dono

Questi lampi di sigaretta sfumata
in ardente flautato pianissimo...
le parole a Te precipitate
senza ritorno



Parma, 20-24 Febbraio 2012