a Franco Battiato

 I.


L'acqua diventa acqua e cade

e torna ancora, finalmente

un feto nello spazio siderale,

il tuo suono un oceano, silenzio

fragoroso fra le arterie, l'ombra

della luce riflette segnali di vita

in miliardi di morti danzanti,

un'amata solitudine che invita

al viaggio, di passaggio

solo di passaggio.


Parma, 19 maggio 2021

-


II.


Vorrei abitare in via Franco Battiato

o ancor meglio fosse una piazza

o un paese col mare davanti

e il vulcano dietro, addirittura

potrei accettare uno stato

se a lui intitolato, uno stato 

di quiete come un pomeriggio

assolato in cui all'ombra

ci si riposa e tutto intorno

la natura suona e odora

di sud, e affonda.


Parma, 7 giugno 2021




 Parole che si offendono

per esser state molestate,

schiacciate e rivoltate

come terre sotto occupazione

che mangiano la propria polvere,

vomitano sangue indigesto.

Parole di figli e padri sepolti

in bandiere sporche, irriconoscibili,

ma che qualcuno ancora ricorda,

qualcuno ancora traccia una scia

di senso fino al centro del mondo.

Parole che voglion esser fiori

partigiani di ogni tempo, 

anche solo sussurranti un verso

di vero tra le oscenità di regime,

e nemmeno le parole contano

più i singhiozzi, si piazzano

sulle barricate, spiazzano

l'inutilità in cui sono state confinate,

si puntano sul petto

degli uomini che non cedono.


Parma, 13 maggio 2021

Dieci anni d'aprile

 Dopo averti conosciuto

Dopo esserci scritti

dalle tue pagine virtuali

sui telefoni bombardati

Dopo aver manifestato insieme

Dopo i sorrisi e le rabbie condivise

Dopo gli allontanamenti e il tuo essere

sempre al centro del fuoco

Dopo avermi fatto capire

cos'è un partigiano

Dopo i tuoi libri regalati

e l'avermi incoraggiato a combattere

Dopo le mie poesie con la tua voce

Dopo il cuore sgretolato quel giorno

d'aprile, rinchiuso nella paura

Dopo tutto ribolle la tua anima

negli angoli del mondo che chiede

di vivere oltre l'attesa della fine

e la fine è solo dopo l'amore

degli occhi umani che si cercano.


a Vittorio Arrigoni

Parma, 11 aprile 2021

Ukulele

Queste dolci note di bossanova

a cui accoccolarsi e farsi trasportare

per silenziare le distorsioni

delle menti pruriginose,

meditanti sentiremmo

di più l'amore, il bambino assassino

dormirebbe, sopraffarsi è confusione,

fusione è vibrare tutt'intorno

fino agli angoli più lontani,

come corda di ukulele

sotto le tue dita, rette infinite.


Parma, 3 gennaio 2021

Ragazzi d'Insieme

 Maurizio


Apriti Cielo

che precipitino cascate

di luce a inondarmi 

la faccia, si apre

a rimandarti sorrisi

da regalare ad anime

di passaggio e con le mani

invento nuvole leggere

e le muove il vento

come fiabe che attraverso

per bocche la cui musica

è un viaggio sconfinato.


Parma, 13 dicembre 2020

-


Stefano


Aspetto che passi la ruspa

a spazzare via la neve

che ricorda il mio paese

di montagna, e quei bambini là

nel parco giocano e non mi vedono,

non vi vedo alle mie spalle

se non mi chiamate per giocare,

se non vi chiamo... nomi:

riflessi sulla finestra

da inseguire come spiragli

di fuga verso campi aperti,

spirali da rompere.


Parma, 30 dicembre 2020

-


Michael


Col pensiero mi perdo a tirar

le orecchie al babbo che tanto

mi diverte fargli questo e mille

altri dispetti e anche se un po'

si arrabbia, presto torna a giocar

con me e la mia cagnona al parco

intanto che la dolce mamma

mi prepara golosità da farmi

matto e allora di baci la riempio

a compensare il suo infinito amre

in cui come biscotti nel latte caldo

mi ci tuffo e nuoto, bello come sono.


Parma, 4 maggio 2021


Gli arresi

 I.


Verranno i giorni e non saremo pronti,

caduti dai primi passi e convinti 

sia giusto strisciare, sorridenti.

Viso e maschera la stessa cosa.

I cuori schiacciati non sapranno

urlare quando i giorni saranno vicini.

Batteranno per terra e la terra

sussurrerà bestemmie dal suo soffocare

ma poi seppellirà gli avanzi,

si riaprirà al respiro.

Forse qualcuno andrà incontro

ai giorni, forse qualcuno.

Mai ne sapremo la fine.

In fondo alla strada

uno specchio, dentro lo specchio

il bambino cancella l'uomo che è stato.

Liberi dai ricordi i giorni verranno.


Parma, 12 dicembre 2020



II.


Le persone che hai perso le odii

ed è odio per la volontà di perdita

che ti sega la faccia: da un lato

la prigione dell'anima, dall'altro

lo sguardo voluttuoso sul giocattolo

da comprare, la fame del nulla.


Parma, 16 febbraio 2021



III.


Pezzi di re squarciati lungo le frontiere

che paghino mille secoli rubati ai popoli il potere.

Pezzi di vetro ficcati nei piedi degli umani

in transito da Oriente, trattiamo meglio i cani.

Pezzi di pazzi lasciati a marcire lontano

dalle vetrine, nei manichini ci specchiamo.

Pezzi di mistero, nuvole imprigionate,

rime facili che non saranno cantate.

Pezzi d'amore oltre l'ennesimo commento

irresistibile, l'inganno dell'eterno momento.

Pezzi di figli arresi alla storia che passa,

cuori appesi sotto il peso della farsa.

...


Parma, febbraio 2021




Tronco

I vestiti di fiori
ti sbocciano addosso, tronco
di ragazza che nutre la terra
di sguardi e torni a un ragazzo
latitante che dice di smettere
per poi pentirsene; il suo gioco
fatto di corde, di congiunzioni
e accapo.
I tuoi fiori hanno colori
che ti confezionano, ti arrangiano
come una canzone degli anni'60,
flauti e violini, malinconia gioiosa.
L'estate sfatta di suoni.


Parma, 14 luglio 2020