Parole che si offendono

per esser state molestate,

schiacciate e rivoltate

come terre sotto occupazione

che mangiano la propria polvere,

vomitano sangue indigesto.

Parole di figli e padri sepolti

in bandiere sporche, irriconoscibili,

ma che qualcuno ancora ricorda,

qualcuno ancora traccia una scia

di senso fino al centro del mondo.

Parole che voglion esser fiori

partigiani di ogni tempo, 

anche solo sussurranti un verso

di vero tra le oscenità di regime,

e nemmeno le parole contano

più i singhiozzi, si piazzano

sulle barricate, spiazzano

l'inutilità in cui sono state confinate,

si puntano sul petto

degli uomini che non cedono.


Parma, 13 maggio 2021

Nessun commento: