Artiglieria pesante

La verità è che sei così
bella che basta
una tua sola parola
storta a farmi male.

Io che quando ti vedo
voglio baciarti senza freno
mentre tu se ti sfioro
il viso diventi tutta artigli.

Allora mi dico, muori.

Allora ti dico, muoio.


Parma, 31 Marzo 2015

Pluriball

Inveisci e segui l'immagine
Vento è il tuo sguardo
che m'attraversa di colpo
Il corpo suona e io evaporo
e tutto ciò è esattamente tutto
quel che non capisci.

Altro che no-sense, pluriball

Se camminassimo direi: Gettati nel fiume.
Cosa vuoi che sia: scorre.
Affioreranno bolle
da esplodere con la lingua.
Esanimi ci abbracciamo,
il pubblico fotografa.

Altro che no-sense, pluriball

La cadenza è perfetta
mentre montagne cadono
m'arrampico sui tuoi occhi.
Moscerino della frutta
che con uno sbuffo vola via
e fermenterai senza sapere perché.

Altro che no-sense, pluriball


Parma, 29 Gennaio 2015

Poesie parigine

I. In volo

Quel che lasci rimane
inciso contro muri d'aria
come mano ferma
su testa di cane.
T'ho lasciata indietro
mentre ora volo verso Parigi
con le nuvole gonfie come i tuoi occhi
che una saetta bucherà
e ti farà cadere.
Vorrò saperti afferrare.


volo Bologna-Parigi, 19 Gennaio 2015
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II. Gingillini

Un giorno solamente
e lo Spleen di cui scriveva Charles
m'ha catturato.
Ma tu non capisci la poesia,
tu non sai la pesantezza del cielo
riverso in me, ghiacciato.
Avrai i tuoi fottuti souvenir.


Parigi, 21 Gennaio 2015
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III. Sarà il freddo?

Il mattino mi lega al divano
mentre ho ancora tutto da vedere
di questa città, seppur mi sembri
di già vissuta (chi ero?).
Quei canguri rinchiusi
al Jardin des Plantes non saltavano,
gelavano brucando. Dategli almeno
una stanza col pavimento in legno
e un panno di lana ciascuno.
Una finestra opposta a migliaia di altre,
qualche evocazione cinematografica,
scritte ovunque a favore di Charlie
e Charlie contro tutti.
Via, un salto oltre il recinto.


Parigi, 21 Gennaio 2015
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IV. Impulsi

Morderei i petali del tenero fiore
d'Inverno che sei
ma anche se salissi fin lassù
non ti vedrei.
La Senna congiunge il pensiero
alla linea del tuo profilo,
l'arteria che di te mi riempie.


Parigi, 22 Gennaio 2015
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V. Aeroporto

La torre effimera della vacanza
ormai inghiottita dall'orizzonte
e un coltellino regalato l'Estate scorsa
sequestrato dalla Polizia aeroportuale.
E' un gioco a sottrarre.
Questi buchi amari.
Girerò ancora per Belleville e Montmartre,
m'ingozzerò di Louvre e Cinematheque
e sorriderò storto ogni volta
al pensiero dell'eccitazione incontenibile
al D'Orsay alla mostra sul Marchese de Sade
davanti a quei quadri di suore libidinose
spogliate di ogni controllo.
Gli artigli della belva affamata.
La mia fuga al bagno, follemente eretto.
Fossi stata qui t'avrei divorata intera.
Girerò per tutte le strade parigine...
girerai con me? T'affaccerai dai ponti?
Impareremo il francese?
Portati scarpe comode se non vuoi
che il piede destro pianga
e vorrò per te colori più caldi,
la bocca rifiorita.
Questo grigio freddo va affrontato con durezza.
Ora che torno facciamoci d'amore
o lasciami il silenzio.


Beauvois, 25 Gennaio 2015
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VI. Un uomo che dorme

Sorda, sorda
al mio richiamo d'amore.
O te o stanchezza.
Il torcimento si tramuta
in lago di pece al tramonto.
Inerte meccanizzazione.
Non mi sento,
mi siedo sul letto
in attesa d'essere albero.


Parma, 26 Gennaio 2015