Foglia
"Volevo lacrime e non ne ho piante
volevo lacrime e non ne ho piante
volevo lacrime e non ho piante..."
ripete senza uscirne
per quel che non ha
o che ha male, per lei
bella e animale, un'ape
che annega nel miele.
I bordi corrosi all'aria,
alla polvere, la mente
compulsa macera
eppur conserva.
Occhi socchiusi
sognano luci più rosse,
secche le mani sfogliano
qualcosa che ricorda
un cuore.
Parma, 11 Marzo 2014
Ave
Mi farai morire
di grazia non ricevuta?
Quanta.
Mi sei accanto, ti rinomino Desiderio
e ogni sguardo, gesto di fuoco
si riveste a lutto.
Parma, 5 Febbraio 2014
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