Piedini al cielo


Intrappolati nella rete
della mia bocca come nuvole
si sciolgono... sfuggono
pretese sentimentali, ché stanno
i tuoi occhi stretti alla follia
di altre braccia... dov'è il mare?
Ne sento il fiato e m'incanta
lo strappo che questo buco scrosta
e potrai avere ancora baci
che ti arpionino la schiena...
sia l'onda in cielo
a portarmi il tuo sapore,
la pinna superiore a cui aggrapparmi
e se buono sarà il vento
profonda anche la scia.
Lascia la lingua fra le dita
dipingere il quadro salato
spruzzato di verdi pietrine
da legarti all'amo... è un'esca
l'aereo che atterra, più leggero
il pensiero fuso colle caviglie
appese a trainare su per l'aria
la balenottera blu... maestosità
di un solo suono, calmo piacere...
solco dell'affondo perpetuo.
Ai contorni, assolato, nuota un gabbiano.



Stintino(SS) e Parma, 4 e 5/6 Luglio 2012