In memoria d'Italia

Beata sia la fine che brucia
quella carogna di donna ancor
da farsi: già svenduto ha il fior
dei sfinteri e la pulita faccia.

Beata sia la fine che brucia
risvegli intronati dall'odor
vinoso fra lenzuola d'amor
arruffato fatto carta straccia.

Seppie rimaste per il litorale
ad assalir le sue stanche vene
smaniando magre di rigenerare

ossa consunte da cellule piene
-macere d'ogni intruglio letale-
di tristi vite felici in catene.


Parma, 31 Dicembre 2010

compilation "Beata sia la fine che brucia(il 2010)":

L'abbandono

ho le lacrime agli occhi
e mi dispiace lasciarti
ma
ho le lacrime agli occhi
fisse
che non scendono
vetro insicuro
nebbia balbettante
scure sulla nuca.


13 Dicembre 2010