La catena di S.Montaggio


È questa voglia impellente
di strusciare fra le sue viscide pareti
a farmi perdere il senso cognitivo.
E se con il sangue scrivo,
ho un rapporto più vivo con la carta:
lei sa come assorbire.

Alle 4 del mattino
avvolta da una nube di vapore,
un guanto di gomma e una cuffia per capelli,
m’è apparsa la Madonna dei Fusti.
Peccato non capisse la nostra venerazione
presa com’era dal versare lacrime
di polpa di pomodoro bollente
in placente di plastica,
aspettando arcangeli dalle ali di latta.
Intanto una voce fuori campo aleggiò:
"Ascolta gli altri per imparare a essere te stesso"
così la terra si divise in due:
da un lato gli spiriti mandati dagli dei
dall’altro i desaparecidos.

Aspetta, lascia morire questa sigaretta,
e balzerò su te come vuoi che sia:
da dietro, la pelle bianca della schiena
sottomessa alle mie mani pulsanti
misticismi prefabbricati.

Poi il turno finisce
per innamorarmi di due fotografie
contenenti una bellezza sconosciuta:
la più intoccabile,
la meno corruttibile,
la stessa insaziabile fame.

Gaione(PR), 11 agosto 2005.

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