Un’ombra nera nella notte
Si aggira fra le mie angosce
E un incubo oscuro
Diventa paurosa realtà
Iridi infuocate
Detraggono luce dalle mie pupille
E artigli affilati
Marchiano con dolore la mia carne
Spasmodiche grida
Di vergini fanciulle
Sacrificate al tuo altare
Assordano il mio spirito,
E calici ricolmi
Di sangue innocente
Vengono bevuti dai tuoi seguaci,
Brindando alla mia morte
Più avverto sofferenza
E più sento in me la tua presenza,
Più provo agonia
E più intravedo un infernale profezia:
Il mio corpo verrà straziato
La mia anima bruciata
E il mio nome maledetto
Ma dal profondo del mio volere
Sento crescere una forza
Che sta per distruggere il tuo potere
Un’eterna pulsazione
Risorta dal mio cuore
Non farà di te il trionfatore,
Perché se tu sei solo odio
In me c’è ancora amore.
(Parma 11 e 12/1/1999)
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