Idea di partenza


Si slancia contro l’azzurro
Forse è stato solo un sussurro
Oppure un rullo di tamburi
Che un po’ alla volta sgretola questi muri
Privi di colore
Cementati da parole
Si accumulano nel ricordo
Che è nel cervello come un fiordo:
Spezzato, freddo e senza sole.
Chi sarà il prossimo a decidere il mio umore?
Non sono così abile
A mantenere l’idea stabile
Inizialmente era quell’abete
Ma poi la voglia di fare rime ha colmato la mia sete.
A cosa serve dare un senso
Se tanto c’è, anche se non lo penso?



Parma 19 aprile 2000

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