Fantasmalcolico


Un fantasma che dorme la notte
non è credibile: non sbatte le porte!
Lo puoi cogliere sveglio compresso
in una bottiglia di vino rosso, espresso
parla di sé liberamente e del resto,
ovvero il tempo, usato come pretesto
per riderne e trarne giovamento;
disinibito, lo ha vinto in un momento.
Se gioca ad esplodere con le parole, 
niente di male
e se non lo capisci, non c’è niente di male.
È che si rimane tappati nel proprio sogno, spesso
lasciato chiudere a spirale su se stesso,
un viscido buco che l’orizzonte ci nasconde,
un orizzonte disinvolto e dissolto fra le onde: luce a tinta unica, inglobante, trasparente,
spontaneo abbraccio di tenera amante.

" Cos’è stato a farci da lei separare?
Così smarriti, dall’eclissi presi di lato
costretti a vibrare di un panico malato
costruito nell’ombra che fa gelare"

Domanda strappata via a forza da Ebbrezza
Desiderio che tocca e ferisce Leggerezza
Senso di colpa, poi un’urlata Bestemmia: ciò vanifica…
Vita, fluisse per quel che è… magnifica!


Parma 25 aprile 2004
e 8 dicembre 2004

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