Quando l'opera va contromano gli occhi strabuzzano

Il pittore che dipinge se stesso nell’atto di dipingersi allo specchio che cadendo squarcia la tela e il pittore.
Il dubbioso regista che gira un film su un regista che ha in progetto il film, ma non lo inizia
E l’attrice impaziente che allora abbandona il set virtuale per proporsi a quello reale, seppure non abbia ancora capito che tanto non le sarà richiesto recitare.
Il cantante che sul palco del tributo dimentica le parole del cantautore, così distante che se anche lo sapesse, ugualmente se ne fotterebbe.
Lo scrittore che incasella inchiostro nelle pagine per narrare del poeta a secco di rime da far quadrare, che si giustifica dicendo: "Comodo metterci sempre di mezzo il mare" e dall’altra parte: "Sì, ma a noi sta bene. È talmente grande da non farci mai smettere di sognare".
Il politico che fa leggi per sé, che da sé, se l’impero è infetto fino all’osso dalla stupidità, alle prossime elezioni si eleggerà.
L’ubriaco che sforna idee mantenendo costante il suo livello di ebbrezza, ora che il vino è finito infatti non ha più molto tempo.
L’innamorato che non voluto si torce il viso e subisce crampi del cuore che genera nausee di vita non percepita;
E’ un amore disidratato, un blocco di sale che chiede di essere sciolto, e che sia pure fra le isteriche mani di fresche lacrime ancora bagne.
Il figlio che prova a farsi da genitore senza aver dalla madre il latte succhiato, che anche se fosse stato, sul ventre gliel’avrebbe vomitato.


Parma, 10-11 aprile 2004

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