Segni

Segni di morsi sul collo, sulle braccia.
Tempo di dare testate contro muri, contro vetri,
almeno qualcosa cederà
lasciando spazio ad altri respiri.

Segni di straniamento dalle ossa alle nuvole.
Non sentire più dolore proprio quando la notte ha più sete di calore.
E’ il freddo che neutralizza i sintomi...
ciò che trema è una foglia di vergogna.

Segni di premure rimbalzate da cuori di gomma.
Sono una piuma rossa bagnata da occhi girati altrove,
e vedermi affondare in una pozzanghera di dimenticanza
e immaginarmi volare lontano da chi non mi ha preso
in pieno stato di grazia.

Segni di niente sulla tua bocca dal riso irresistibile
e quel profumo in cui chi annega dal male si slega.
Maschere di carne su ombre danzanti
non silenzi, strazianti melodie sotto pelle.


Parma, 18-24 ottobre 2006

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