Lieve forma di schizofrenia...

Lieve forma di schizofrenia
come seno da cui succhiare avidamente
fino all'ultima goccia, avvelenata,
liberatoria.
Strano liquido dal sapore
che chi non se n'intende
sputa,
per più non scontrarsi con termini
troppo roventi o poco concilianti
con l'istituito equlibrio comune
sotto cui ci si protegge.
Parole che non bastano
a tradurre la sensitività
che acovacciata oggi s'è fatta accarezzare
come gatta-occhi-socchiusi,
da un tenero silenzio
avvolto in guanto di lana,
dietro un vetro crepuscolare
isolante da certi fuochi di dipendenza
soffocanti, accecanti, annichilenti.

(Onore a tutti i martiri caduti
per un estremismo del cuore
e risorti per un miracolo inumano
da un'altra parte, con un altro volto.)

21 novembre 2006

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