Strage


L'assassino che vaga a vuoto
fra cellule e vittime che gli diano
il coraggio di adempiere l'atto,
intanto si consuma fra corsi di teatro
a caccia di maschere che lo anticipino
e in prove d'amore come notti fredde
nei boschi a dormire, a sviscerare
di lei i sospiri, a inertizzare veleni,
a sublimare stanchezze con docce
di Cohen a lavare gli scarti,
e poi chitarre e penne che tornano
intorno alla sua voce criminale
come fossero armi caricate a salve
per un'anima fin troppo bella,
e poi progettare come buttarsi
tra genti diverse su strade nuove,
lontane da chi uccide democraticamente
e ancora fra disabilità varie e la sua,
scoordinamento emotivo, raptus implosi,
vasi intasati, a dirsi che anche qui
farà una strage, che tanto nessuno
si difende, che tanto i giornalai
sopravvivono grazie al sangue
versato copiosamente.


Parma, 12 Novembre 2018

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