Piano folle


Sono belle le parole quando sgorgano
spontanee, come alle spalle le mani
che ti vogliono, e le idee che ancora
sanno stupirci e tutti quei pensieri
in cui sei il centro che emana energia
e mi trasporta via, oltre il freddo
e il mal di ossa. Scricchiolano
le dita sui tasti che suonano
melodie violacee e danzano i sospiri
nell'attesa di gesti folli, sconvenienti
e sporchi, la tua pelle contro
la mia bocca, così dimenticare
il quotidiano equilibrio sui vuoti
e proporsi storie dove i fiori
diventano abiti e le assenze
campi da coltivare, che sono belli
anche i silenzi, le pause, le notti,
quando sono spazi da incidere
quando il tuo nome è mio tatuaggio segreto
quando progetto il tuo rapimento
ed essere arrestato nella gabbia
dietro il tuo seno.


Parma, 19 Novembre 2018

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