Rondini


Vorrei saper buttare parole di getto
cariche d'un potere istantaneo
come gesti guerrieri e atti magici,
il pensiero di te che si riversa
come minestra bollente a scaldare
ogni mio atomo; parole che sappiano
anche tacere, a lasciarti i tuoi momenti
per ritrovarti, per espanderti, per riposarti;
parole che addolciscano, una goccia di miele
nella gola arrossata; parole violente
a strapparti piacere, lingue, mani, corde,
le tue ossa vibranti; parole in ascolto,
tu che cresci fra le cose che fai,
che immortali, crei e regali;
parole che accompagnano e mettono
su ruote il desiderio di scoprire
la vastità di questo pianeta;
parole musicali, canzoni dedicate
alle tue labbra, rondini in volo
verso il mio nido, cuore e rifugio;
parole che non so ma che compongo
sperando siano un tuo sogno beato,
bagno termale per cellule stanche;
parole commestibili a render gioia
al tuo palato; parole in cui riconosci
il mio amore, foss'anche imperfetto,
che sfocia nel tenerti viva
nel tenerti aperta
nel tenerti tesoro nell'isola
in mezzo al mio sentire infinito.
E queste parole che finiscono
dritte a te, in questa notte tra le altre.


Parma, 20 Ottobre 2018

Nessun commento: