Peccato antico


Perdona se puoi le ansie
in cui m'invischio, sospendo
il mio agire, peccato antico,
e sono qui a offrirti anche
le mie fragilità più sottaciute,
più vergognose se tolgono
aria all'amore, e sai invece
quanta forza nel farsi splendere,
prendere, aprirsi al mare.
Quanto lavoro da fare, scavare
nella roccia a mani sanguinanti
per trovare la vena d'oro...
la sorgente che rinnova, il sorriso
che affronta ogni guerra, l'urlo
la codardia spezza, musica
traduce questo rovente sentire,
l'attesa un'altra promessa
da mantenere, e so quanto
mi riconosci, ti riconosci,
quanto poco c'è da perdonare
molto più da accettare
molto più da mettere carne
al fuoco e spolpare fino all'osso.


Parma, 7 Novembre 2018

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