Stanchezza di Dicembre


Ossa e muscoli e teste
e pance che si rivoltano
in torcimenti che alla sera
ti fanno gli occhi insofferenti,
la pelle freddata, battiti spenti,
sia per essersi dati oltre
i confini del proprio corpo
sia per avanzi di stagione
che strappano al tempo
altro tempo che straborda,
ma avrai ancora mani
che ti tengano attaccata
all'amore, a pensieri
fluttuanti su ronzii esaurienti,
avrai ancora poesie
in cui sei il centro
e io scheggia impazzita
a ruotarti intorno,
a invocare silenzi
e letarghi al termine dei quali
sorrisi e viaggi
idee e primavere,
tu strega che mi leghi
in un cerchio di desideri,
tu schiava del mio
flusso d'incoscienza.


Parma, 14 Dicembre 2018

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