Arrivò alla coscienza...

Arrivò alla coscienza:
puro fuoco.
Mise le mani avanti
per paura di incenerire,
così retrosaltò nel nero
estraneo consueto paesaggio.
L'alcolico angelo lo sbarrò:
"Idiotissimo verme,
dimentica la tua razionalità implosiva!"
e lo investì con la spada
che spacca la pesca ibernata
uscendone succo lavico
rosa zucchero secco
a cospargerlo,
difenderlo dal Nulla demente.
Poi tra le fiamme
dei lussuriosi
lo catturarono nuovi occhi
come l'eterno
rappreso nel diamante.

Parma, 27 febbraio 2007

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