Alle prime luci d'Inverno

Ora sei tu a pretendere vicendevolezza,
nel senso opposto.
Come può acconsentire al tuo desiderio di lasciarti
lasciarti stare
senza che tu non abbia dato nemmeno una leccata
a quel francobollo acido
che è la sua essenza violacea?
Pupille rigirate verso
giungle innevate
città mute
stellati abissi.
Davvero puoi decidere di vedertelo sfuggire
basandoti solo sui miraggi riflessi
contro il suo involucro tremante?
La tua danza sciolta
è la sua reiterata resurrezione
istante per istante.
I suoi baci sulla tua gola
il piacere sintomatico
da non sottovalutare.
Invece di giustificazioni su giustificazioni
la maschera asfissiante;
puro raziocinio, fredda lama
che alla fine il cuore ti spacca.


Parma, 22 dicembre 2007

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