Insomma, che a parlar di me...



Insomma, che a parlar di me
sono il primo a prendermi a schiaffi
e vorrei solo lasciarmi sgretolare
lungo le rive e avere cieli al posto
degli orologi, così catturare l'ultimo
spicchio di sole come a volerci tenere
accesi insieme, contro i demoni,
contro i freni, contro la paura di essere
se stessi, fosse per evitare di ferire,
eppure sentiamo quanto calmi
lievitiamo come semplici pagnotte
e lasciamo che sia l'amore
a trasportarci oltre i ronzii
e i tremori del midollo,
così sarà sempre la prossima poesia
a farti girare ancora di più la testa,
e poi chiudere gli occhi sul mio petto,
i miei sulle tue gambe, gemere di piacere,
scrollarsi la cenere, sficcare gl'inutili
chiodi e spiccare dolcemente il sonno,
la sicurezza della tua schiena posata
nel nido del mio cuore, che suona
come un'arpa nel vento.


Parma, 16 febbraio 2019

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