Cado e poi ricado
ma tu non farci
caso
e soprattutto non
inciamparmi
addosso che poi
non bastano
le mani e nemmeno
le ossessioni
così mi trascino
per la via
delle oppressioni,
quelle che portano
alle difficoltà
respiratorie del primo
giorno e sempre
rivango il terreno
già solcato pari
a un verme,
e non guardarmi
con quegli occhi
così accesi, così
appesi alla luna
che significano
molestie sensuali
e scosse tra un
"vediamo"
e un "abbiamo
da realizzarci",
io pendolo tra
un'indecisione
e l'altra e pugni
da sbattere
e polvere trafitta
dal crepuscolo
e occhi fantasma.
Parma, 1 agosto
2019
Nessun commento:
Posta un commento