Finalmente
soccomberanno
sotto il peso
della corona
della propria
solitudine
mai abituati a
reggerne il peso,
il valore
calpestato, l'occasione
per inabissarsi,
conoscere,
creare oltre
l'ombra del bicchiere
e allora il virus,
come i ratti
dalle fogne, fa
emergere
il rantolio
disperato del vento
che spazza la
superficie delle teste
desolate, e forse
soccomberanno
alla loro malattia
esposta
alla nudità degli
specchi
o forse
scopriranno qualche angolo
mai spolverato, la
primavera
intensa fuori
dalle finestre,
la voce simile
alla nostra
di chi bussa alle
frontiere,
il potere di amare
in silenzio,
il potere di
restare.
Parma, 10 marzo
2020
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