Corona


Finalmente soccomberanno
sotto il peso della corona
della propria solitudine
mai abituati a reggerne il peso,
il valore calpestato, l'occasione
per inabissarsi, conoscere,
creare oltre l'ombra del bicchiere
e allora il virus, come i ratti
dalle fogne, fa emergere
il rantolio disperato del vento
che spazza la superficie delle teste
desolate, e forse soccomberanno
alla loro malattia esposta
alla nudità degli specchi
o forse scopriranno qualche angolo
mai spolverato, la primavera
intensa fuori dalle finestre,
la voce simile alla nostra
di chi bussa alle frontiere,
il potere di amare in silenzio,
il potere di restare.


Parma, 10 marzo 2020

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