Statue di fango


Abbiamo votato il male peggiore per sentirci più forti con chi la forza l'ha spesa per non morire, e con questo freddo che piove a fine primavera volgiamo i nostri ghigni alla terra, un po' più calpestata, dentro pozzanghere dove il riflesso è privo d'amore, eppure ci scioglieremo come statue di fango; dalle ceneri umidicce ancora mani di chi è nato caldo, afferreranno il cielo e capovolto, anche noi penzoleremo per non aver più misere certezze, e forse ci sveglieremo oppure cadremo senza aver capito.


Parma, 27/28 maggio 2019

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