Bora


Mi appoggio su te e voglio esserti
cielo che ti fluisce in vena per tenerti
lo stesso leggera, e mi abbevero
della luce dei tuoi occhi e sorgo
animale notturno a caccia
d'un topino furtivo, e sei tu,
che mi frulli in testa, e spazzi via
i miei spasmi di controllo,
come una bora per le strade
che ci rifugia in una cripta
e cantiamo i nostri
mistici sensuali silenzi.


Parma, 27 aprile 2019

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