Marzo


Saranno pure giornate di sole
e odori che trafiggono le vene
con gli occhi vaganti lungo
sentieri di piacere, ma vien
difficile perdonare la vittima
incapace di alzare la testa
a insegnar la bellezza
al carnefice, vittima
di se stesso, della propria cecità
che ha scelto proprio te
come sua guida, ti ha messo
alla prova e alla prova
le tue paure, e tu?
Tu hai solo saputo delegare.
Ti ha rubato la merenda
o ha schiavizzato il tuo popolo
o ancora ha fottuto il tuo amore
e bruciato la casa?
Ringrazia di esserci ancora
e di poterti ergere a passo fermo
dalle tue ceneri, nuova luce
nelle mani a costruire
quel che ancora manca
o che se c'è è corrotto.
I tuoi agganci vulnerabili
sian nascosti nella terra
tra le foglie, mettan radici
forti e sarà togliere l'ossigeno
all'incendio, che se tra te
e il tuo assassino c'è ancora
un legame, vivi o no,
diventerà ghirlanda
e castelli di roccia.
Nessuna speranza per chi
non si farà mai un'opinione:
la Primavera?
Solo estetico sfondo.



26 Marzo 2017

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