Fullscreen loser


Di cosa sai ombra proiettata
ai margini della notte? notte rivoltata
fra rare notifiche e stati di non connessione,
parole sbucciate, ritratti
in videocompilation, appesi agli stipiti
occhi bianchi, cieca astinenza,
crolli immutati, secolari
cortecce incise senza dita.
La volontà castrata
ben rappresentata dall'autolesionismo
consolidato fino a esser residenza,
osceno come squarci di risate
a massacrar le stelle
cadenti nei dimenticatoi
a senso unico, dopo l'ennesimo sogno,
il primo, dove ti rincorro nei corridoi
deserti di una biblioteca infinita,
torrida, ai limiti del rogo,
e ancora lì scrutarci dagli spazi
sotto le pagine sfogliate
mentre la pelle traspira pudore
che se non è amore fossero ettolitri
versati nelle bocche ingorde
per frantumazioni inenarrabili, crepe orride della terra,
non più risvegli col muschio sulle palpebre
e un roteare di canzoni d'addio dichiarato
utili ad alimentare il mordersi la lingua,
le labbra, che non percorrono dal fondo
il tuo sterno su, per puntellamenti precisi
all'ossessione -sesso e ossa-, all'altra
fossa depositarsi, posarsi
per l'ultimo breve, lentissimo tragitto:
la gola fino al mento. Non mento:
non so, non ti so.



Parma, 3 Agosto 2011

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