Tuorlo


Galleggia il cranio
sullo specchio del cielo.
Sono uno, cerco ornamenti.
Ho una risposta che scorre
e parla, parlano i sassi
sul fondo del letto,
parlano i tuoi occhi
limpidi e sordi
in cui anestetizzo
i miei nervi tirati
e lascio andare la sfiducia.
Reciproca. Sconclusionata.
Così letale dentro
il labirinto del definito.
Liquido è il sogno e liquido è esserci.
Ci sei, ci sono, ci siamo
qui nel mezzo del marmo
e galleggiamo inscalfibili,
cadesse pure la montagna.
Giochi d'ombre i nomi.
Sotto lingua il calore del centro.


Varsi, 18 Agosto 2017

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