Macerie


Qualcuno stringa mio figlio
ancor prima che esista,
ho mani occupate
a scrostare tramonti.
Qualcuno estragga il mio amore
dalle macerie,
ho braccia arrugginite
dalle intemperie.
Qualcuno asciughi i miei occhi
dalle tue lacrime,
è un mese, più di mille
che torni a bucare la camera dei sogni,
a riempire ogni angolo della mia empatia.

No, il Natale non m'importa poi
se non sul tuo divano abbracciati
a guardarci un film.
No, non m'importa poi
dimostrare chissá cosa,
le ombre svaniscono come te
e i vaffanculo ricacciati in gola.

Ognuno si ritrova
a parlare di se stesso
per quanto in modo astratto
per quanto di riflesso.
Ognuno ha i propri graffi
i suoi strazi in fondo al petto
a masticar macerie
cadute giù dal tetto.
Per quel che mi riguarda
sopravvivo e scrivo,
mi perdo nei ricordi,
ne faccio lastrico e ci cammino.

Sì, giro le dita, sguscio un pistacchio,
conto i giorni che mi rendano al sole.
Sì lo so, mi sfugge sempre
dell'abbandono la ragione
e aspetto solo un altro
Sì, cambio le carte, non chiedo perdono,
anche il desiderio più bello può diventare prigione.
Sì lo so, mi sfugge sempre
dell'abbandono la ragione
e aspetto solo un altro sì...


26-28 Settembre 2017




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