Dimmi che non sei sparita
come mai sei venuta, qui,
a scaldarmi mani, e
lombi, gambe, lobi
e altre appendìci
da strapparci
Sei apparsa:
Rombo profondo
a cui sta appesa
-notte in scia-
linea di volo
Deliquio di calpestìo
che neve sporca
sullo sfondo
squaglia
Lucina intermittente
d'insegna natalizia
in Febbraio
refusa
Ciocca di capelli di gatta
-ieri quattata Salomè
delle mie carezze-:
rigetto d'armadio
Della porta il solo battito: timbro
di folate che tagliano il naso
Fiore di schiuma salito
dall'onda ritratta
Bacio impresso alla maschera
che mi separa, spoglia,
migliora, traduce
dono dopo dono
Questi lampi di sigaretta sfumata
in ardente flautato pianissimo...
le parole a Te precipitate
senza ritorno
Parma, 20-24 Febbraio 2012
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