Cornice


Caute e sottili le lettere
hanno preso la scia di un binario
vertebrale, risalito fino al centro
per avvicinare le mani al bel viso
un centimetro dal colpo, un soffio
che nessun contatto incise
decise come fottere il tempo,
quel minimo spazio fatto apnea
e dall'apnea cruda la solita spina
su cui caduta è la grazia di un bacio
dipinto colla nebbia. A ogni freddo
la sua infinita domanda morta



Parma, 17 Novembre 2011


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