Coda

Dir di te senza nominarti
è starti vicino senza parteciparti
delle mie arditezze (non per proteggerti
ma protegger me da cosa?),
arditezze di sogno che nel sogno
si consumano, ti esplodono.
Ed è tutto un circumnavigarti a vele
stracciate, un toccarti e toccar le mie mani
sudate, fissar le tue molli movenze
e negare di aver'occhi. Occhi bruciati.
E so l'insensatezza del cane rabbioso
vorticante sul proprio tormento,
e schiuma e latra e non ha memoria,
sì una sua dignità che niente rinfaccia.


Parma, 15 Giugno 2010.

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