Foglia


"Volevo lacrime e non ne ho piante
 volevo lacrime e non ne ho piante
 volevo lacrime e non ho piante..."
ripete senza uscirne
per quel che non ha
o che ha male, per lei
bella e animale, un'ape
che annega nel miele.
I bordi corrosi all'aria,
alla polvere, la mente
compulsa macera
eppur conserva.
Occhi socchiusi
sognano luci più rosse,
secche le mani sfogliano
qualcosa che ricorda
un cuore.



Parma, 11 Marzo 2014

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